YOGA KUNDALINI
“Questo non è lo yoga che si pratica in solitudine in cima a una montagna e fuori dalla realtà, è stato insegnato per la gente che lavora, che ha una famiglia e che sottoposta agli stress di ogni giorno: nel mondo moderno in cui viviamo c’è una tremenda pressione, silenziosa ma precisa che ci sconvolge e ci possiede, a tal punto che non sappiamo se siamo reali o non reali”
Yogi Bhajan
Uno yoga per tutti, che non prevede la rinuncia agli aspetti materiali dell’esistenza, uno yoga che ambisce ad integrare nel suo sistema le comuni azioni quotidiane che scandiscono il ritmo delle nostre intense giornate, anelito di spiritualità. Lo yoga kundalini nasce in India. Consegnato a noi Occidentali nel 1967 ad opera del Maestro Yogi Bhajan ( nacque il 26 agosto 1929 a Kot Harkaran attuale Pakistan morto il 6 Ottobre 2004, Espanola, nuovo Messico, Stati Uniti). Il kundalini yoga o “yoga della consapevolezza” entra in scena in un periodo storico carico di forti cambiamenti per l’Occidente degli anni’ 70. Gli avvenimenti erano caratterizzati da eccessi di ogni genere ed i cambiamenti radicali erano alle porte di una nuova era, in questo spazio-tempo si inserisce uno yoga in grado per alleggerire e sostenere le persone nei cambiamenti sociali. Lo yoga già nel’68, era una pratica molto sentita e tanti i personaggi ispirati dai colori e dai profumi di incenso provenienti dell’India, uomini illuminati da questa pratica millenaria che hanno fatto la storia della musica Italiana, si pensi ai Beatles in “Instrumental-Blowin’ In The Wind-Hare Krishna Mantra” oppure Across The Universe lyrics. Uno yoga in grado di sostenere la pressione degli eventi portando un sano equilibrio nella persona. Un metodo il kundalini dove confluiscono, secondo lo studioso Patañjali, ben 22 forme di yoga, prezioso come un diamante, è l’eccellenza della pratiche yoga. Mantra Yoga, bhakti yoga, Jiana yoga, Naad yoga, haṭa yoga tutte forme di yoga che ambiscono alla Kundalini “la coscienza infinita, l’autorealizzazione”. Migliaia di Āsana (posizioni), accompagnate dalla recitazione dei mantra (veicolo/strumento del pensiero o del pensare), le mudra (gesti o posizioni delle dita), dal Prāṇāyāma (controllo del soffio o energia vitale) strutturati all’interno di una sequenzialità precisa, che non si presta a modifiche, chiamato Kriyā (azione). Secondo il maestro Yogi Bhaijan il Kriyā è l’azione in grado di far germogliare il seme. I Kriyā sono delle vere e proprie mappe energetiche dove l’energia pranica e la Kundalini attraversano i meridiani liberando il corpo dai blocchi emotivi, psichici e fisici. Lo yoga è ascolto interiore, essere presenti a se stessi non solo durante la pratica ma espansa alla vita quotidiana. Lo yoga è una via per muoversi nella calma allo scopo di fare l’esperienza del corpo, delle emozioni e dei pensieri.
I benefici della pratica, oggi anche la scienza riconosce l’efficacia dello yoga in tutti gli aspetti dell’essere umano sul piano fisico: rinforza e tonifica la muscolatura profonda del corpo, ne beneficiano i visceri, la muscolatura liscia degli organi interni. La schiena ne trae un enorme vantaggio e benessere. Il piano mentale è notevolmente rinforzato, tutto il sistema nervoso ne tre vantaggio dalla pratica. L’emotività assume forme più contenute ed equilibrate, l’ansia si placa e c’è una maggiore accettazione di se stessi. Si impara a gestire lo stress, migliora la qualità delle relazioni, dell’ambiente di lavoro, della famiglia. Si attiva un processo di ringiovanimento, con un aumentato senso di benessere generale e armoniosità.
Dott.ssa Maria Felicia Tufano
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