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HATA YOGA

HATA YOGA


« La pratica disciplinata costituisce una delle caratteristiche peculiari

dello Yoga in quanto sistema, ma, lo Yoga possiede una sua visione su
molti altri argomenti come la psicologia, l’etica e la teologia. »
Surendranath Dasgupta




Nel nostro secolo, lo yoga ha superato i confini della madrepatria per diffondersi come sistema olistico (dal greco όλος, la totalità) sia come esperienze di pensiero come il pūrṇa yoga (yoga integrale) sia attraverso svariate forme di haṭa yoga. Nella parola yoga si compendia quanto di più significativo ha saputo trasmetterci la tradizione Indiana. Lo yoga fornisce tutte le risposte ai mali che ci affliggono in questo periodo storico di forti e radicali cambiamenti. Lo yoga va appreso quanto più presto possibile nella vita, l’inizio sarebbe l’infanzia, momento in cu si apprendono nuove modalità comunicative verso se stessi e gli altri.

Yoga deriva dalla radice sanscrita yuj e significa “unire” o “legare”, “soggiogare”; yúj “aggiogato”, “unito a”, “trainato da”; yugá, il giogo che si fissa sul collo dei buoi per attaccarli all’aratro. Le origine dello yoga sono molto sicuramente pre-arie, lo testimoniano molti reperti archeologici nella valle dell’Indo.

Haṭa yoga esprime le polarità che contraddistinguono tutti gli esseri umani. “Ha” è il principio maschile o attivo dell’esistenza, simboleggia il sole, il calore, la luce e la creatività. “Ṭa” è il principio riflessivo, rappresentato dalla luna, dal freddo, dal buoi e dalla ricettività. La lentezza con la quale si eseguono i movimenti di passaggio da una posa ad un’altra facilitano la riflessione e portano l’attenzione alla presenza dei movimenti e consente al corpo, alle emozioni e alla mente di giungere all’armonia, alla serenità e al perfetto equilibrio tra le due polarità, non solo i movimenti lenti lo rendono adatto alle persone che hanno grosse difficoltà di coordinazioni del gesto-motorio. Ha e Ṭa sono due polarità che si ripetono nel corpo, basti pensare all’emisfero sinistro e l’emisfero destro. Dell’emisfero sinistro del cervello corrisponde al lato maschile “solare-ha” della nostra personalità, affermazione dell’io-sono, dell’individualità. E’ attraverso la predominanza dell’emisfero sinistro che l’uomo ha costruito le culture, le scienze, i monumenti, le città, gli imperi, ha organizzato le città da conquistare, dominare, colonizzare. Dell’emisfero destro del cervello corrisponde al lato femminile e “lunare- ṭa” della persona, è in connessione con il fare, con i condizionamenti. È il luogo dell’intuizione, percezione globale di un problema, pensiero analogico-creativo, legato al linguaggio simbolico, il non verbale (gesti, immagini, volti), l’inconscio, il desiderio e il piacere che precede l’azione, sentimenti ed emozioni, creatività e arte, musica e coreutica.

Attraverso questa pratica millenaria, lo yogi (colui che pratica lo yoga), può raggiungere il pieno controllo del corpo e della mente, migliorando la condizione fisica o conservando l’organismo come strumento necessario e prezioso dell’evoluzione umana. Gli yogi, questo lo hanno sempre saputo e avevano compreso che era di fondamentale importanza una disciplina completa per neutralizzare il deterioramento fisico e mentale causato dal tempo. Quando il corpo assume una posizione (āsana), si muove nello spazio e nel tempo. Quando si sosta nella posizione vi è data la possibilità di valutare (dare Valore) allo spazio e al tempo e di penetrare i significati mistici delle āsana.

I benefici dello yoga sono alla portata di tutti! Giovarsene significa prendersi la responsabilità di volersi bene e stare nel bene…per se stessi e per gli altri…

Dott.ssa Maria Felicia Tufano


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